martedì 8 maggio 2018

Fertility Rate

Cari Amici,

Uno dei più’ gravi problemi dell’umanità è la crescita della popolazione mondiale: oggi siamo nel mondo circa 7.5 miliardi di esseri umani ed ogni anno se ne aggiungono circa 80 milioni. Il pianeta e la società umana non possono reggere questa crescita ed assicurare a tutti una buona disponibilità alimentare, e strutture per l’abitazione, per l’educazione, per il lavoro e tutte le altre forme di organizzazione che richiede una larga comunità. 
SIAMO TROPPI.

Il fertility rate, cioè’ il numero di figli che una donna ha nella sua vita, è stato da secoli superiore a 2, che è suppergiù il valore di mantenimento della popolazione,- dopo circa 20 anni che si è raggiunto e cioè dopo la scomparsa dei genitori di quella generazione.
Negli ultimi 50anni, il fertility rate è sceso continuamente e già oggi molti Paesi hanno un fertility rate inferiore a due, inclusi tutti i Paese Europei, della Russia e dei Paesi dell’ex Unione Sovietica, degli USA, della Cina, del Giappone ed altri paesi asiatici e del nord Africa. Ma a livello mondiale resta comunque ancora superiore a 2 sopratutto per il contributo di grandi paesi come l’India, il Blangadesh, il Pakistan, e quasi tutti I Paesi dell’Africa Sub-Sahariana.
Secondo alcune stime, il fertility rate mondiale, che oggi è 2.5, scenderà al livello di mantenimento, 2, verso il 2050, quando la popolazione mondiale avrà raggiunto quota 9 miliardi. 
 Poi la popolazione crescerà lentamente fino a stabilizzarsi a 10 miliardi verso il 2070, per poi (almeno io lo spero) cominciare a scendere per tornare a fine secolo ai livelli attuali ed infine continuare a scendere nel secolo venturo, fino a stabilizzarsi con opportune politiche di pianificazione familiare a circa 5 miliardi, che io penso sia il livello ideale per il benessere di tutti.

Ebbene, lo scopo di questa nota è per suggerire a tutte le Organizzazioni Umanitarie come la Fondazione Pistorio, e che operano sopratutto in Paesi in via di sviluppo o comunque con comunità bisognose, possano inserire tra i loro programmi educativi concetti semplici di pianificazione familiare per contribuire con l’educazione a ridurre il fertility rate ( che passa attraverso  l’emancipazione economica e sociale femminile) specialmente in Africa ed in India, e che diffondano lo stesso appello ad altre Organizzazioni Umanitarie.
Ovviamente il nostro impatto non può che essere molto limitato, ma secondo me è la migliore forma di aiuto che possiamo dare. Specialmente l’Africa, deve ridurre drasticamente il fertility rate per potere svilupparsi economicamente senza distruggere il patrimonio naturale e senza ondate migratorie che creano sofferenze per i migranti e tensioni sociali nei Paesi dove vanno.

Grazie per l’attenzione e buon lavoro.

Pasquale

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