venerdì 8 dicembre 2017

La sfida contro i combustibili fossili....e come ognuno di noi può contribuire.

1.Comportamenti individuali:
1a.- Apllicare nella nostra vita quotidiana le 3 famose R dell'ecologia:
RIDURRE  RIUSARE  RICICLARE.
Questo va applicato a tutti i nostri gesti/ attività quotidiane... dai sacchetti di plastica per fare la spesa, allo spegnere le luci quando si esce da una camera, agli sprechi quotidiani di cibo cucinato o crudo perché scaduto dopo comprato, agli sprechi di qualunque cosa superflua comprata ma non necessaria ( oggetti per la casa, vestiario, regali....). Bisogna tornare alla cultura contadina dei nostri padri e dei nostri nonni: mia mamma diceva a noi figli quando eravamo piccoli che il cibo era grazia di Dio e quindi non va mai sprecato: gli spaghetti avanzati a mezzogiorno si saltano in padella la sera... il pane duro lo si faceva sbollentare e servire con un po di olio e formaggio...Da bambino a casa mia non si è mai sprecato il cibo...
E pensare che il cibo sprecato nel mondo ( nei campi, nei canali di distribuzione, in casa ) potrebbe nutrire le circa 800 milioni di persone che soffrono di. malnutrizione cronica!!!
1b - Ridurre il più possibile il consumo di carne. Un'alimentazione a base di carne consuma da 3 a 5 volte il terreno agricolo ad un'alimentazione vegetariana.
L'ideale sarebbe un'alimentazione vegetariana e bio ed a km zero: fa bene alla salute e fa bene al pianeta.
1.c- Assicurarsi che la propria abitazione sia ben isolata termicamente : uso generalizzato dei doppi vetri alle finestre, soffitto isolato, serramenti isolati senza spifferi. Inoltre uso generalizzato di illuminazione a LED ed elettrodomestici moderni a basso consumo.
1.d- Ove possibile usare un fornitore di energia elettrica che certifichi che provenga da fonti rinnovabili.
1e- Per i propri spostamenti, usare il più possibile i mezzi pubblici, possibilmente elettrici e su ferro ( treni, metro, tram ) o, nelle città in cui è disponibile, i servizi di "car sharing", possibilmente elettriche ( diversi studi indicano che ogni auto in sharing toglie dal traffico cittadino almeno 5 auto private: fa bene al traffico e fa bene al pianeta ).
Ed ovviamente, appena possibile, cambiare la propria auto a benzina o diesel con una auto elettrica: PHEV ( plug-in electrical vehicle ) o BEV ( battery electrical vehicle ).
Ormai ci sono tanti modelli sul mercato a costi rapidamente decrescenti, con autonomia di percorrenza rapidamente crescenti e con costi di esercizio molto minori delle auto tradizionali a combustibili fossili.
1.f- Mettere sul tetto della propria casa, o su altri spazi disponibili, pannelli fotovoltaici o termici: ai costi attuali e con gli incentivi fiscali il pay-back è circa 4-5 anni mentre la durata dei pannelli è di oltre 25  anni.

2. Comportamenti delle Grandi Imprese.
2.a- Molti di noi facciamo parte ( o abbiamo fatto parte se ora siamo in pensione ) come dipendenti o come dirigenti e qualcuno come azionista, di grandi aziende che per le loro attività consumano energia. Ebbene se le top 1000 aziende mondiali avessero l'obiettivo di esssere entro i prossimi 10 anni ad emissioni equivalenti zero, darebbero un grande contributo alla decarbonizzazione dell'economia mondiale ( ed in questo processo migliorerebbero la loro capacità competitiva ).
2.b- Già oggi molte grandi aziende sono su questo percorso: Apple, Google, Microsoft,
Intel, STMicroelectronics....Ognuno di noi, attraverso i suoi colleghi o ex colleghi può essere un ambasciatore di questo concetto: fa bene al Pianeta e fa bene al conto economico delle Società che si impegnano.
2.c- Per realizzare questo obiettivo di zero emissioni, le grandi Imprese possono mettere in atto una serie di misure come
- continuare a perseguire un processo di efficienza energetica
- comprare la loro energia elettrica da utilities che garantiscono la fornitura da fonti rinnovabili
- mettere pannelli fotovoltaici sui tetti e sui parcheggi e su ogni spazio utile allo scopo
- per le auto aziendali usare solo auto elettriche
- attrezzare almeno il 10% dei posti auto nei parcheggi aziendali con colonnine di ricarica elettrica per favorire presso i dipendenti l'uso di auto elettriche.

3.Comportamenti delle Istituzioni.
Tutti noi come cittadini possiamo far sentire la nostra voce ai rappresentanti dei cittadini nei vari livelli istituzionali.
3.a- La misura più importante che può essere presa a livello politico nazionale è l'istituzione di una "carbon tax " che compensi in parte i danni colletarali creati dai combustibili fossili. Questa tassa ( per es. 100 € per tonnellata di CO2 prodotta ) sarebbe da applicare sia sulle emissioni prodotte nel Paese che sui Prodotti importati in proporzione alla CO2 generata per produrli.
Molti paesi - inclusi i Paesi Scandinavi, il Canada, l'Australia-  hanno già introdotto una carbon tax: sarebbe fortemente auspicabile che anche molte altre grandi economie, a partire dall'Italia, lo facessero.
3.b- I proventi della "carbon tax" sarebbero destinati a varie forme di incentivi per le rinnovabili,  reti elettriche "intelligenti" e le infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica.
3.c- le Istituzioni locali (Comuni, Province, Regioni ) dovrebbero favorire la mobilità con mezzi pubblici elettrici, e installare su tetti e parcheggi ed ogni spazio pubblico adatto sistemi di generazione elettrica da fonti rinnovabili.

Se milioni di cittadini del mondo agissero con comportamenti simili a quelli indicati sopra, sono convinto che entro un decennio o poco più l'Umanita' sarebbe libera dalla schiavitù dei combustibili fossili, con tutti i vantaggi associati sia sociali che economici e di qualità della vita per tutti.

E come ricadute molto importanti si darebbe un forte freno al terrorismo islamico ( finanziato in buona parte dal petrolio ) ed alle migrazioni dall'Africa, originate in buona parte da fenomeni di desertificazione e vari fenomeni naturali estremi generati dal global warming.

venerdì 10 novembre 2017

La sfida contro i combustibili fossili

Da oltre trent'anni sono convinto che le tre grandi sfide dell'umanita' per costruire un mondo migliore sono :
1. L'eccessiva disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza
2. L'eccessiva crescita della popolazione mondiale
3. L'inquinamento ed il Global Warming dovuto ai combustibili fossili.

A queste grandi sfide, si sono aggiunti negli ultimi decenni 3 grandi sfide geopolitiche
- il fondamentalismo islamico
- il nazionalismo cinese
- il rischio di riarmo atomico accelerato dalla follia del dittatore nordcoreano e dal nuovo isolazionismo americano del neopresidente Trump.

Di queste ultime 3 sfide, parlero' in altri blog.

Sono comunque convinto che le tre grandi sfide strutturali della societa' umana sono le
prime 3 e che se mitigate o risolte concorreranno a risolvere anche le altre ( per esempio la fine dei consumi di petrolio darebbe un colpo mortale al fondamentalismo islamico che e' finanziato in buona parte dai proventi del petrolio di alcuni paesi
islamici).

Ebbene quali sono le evoluzioni della Societa' Umana nelle 3 grandi sfide strutturali?

1. L'eccessiva disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza.
Purtroppo su questo tema,     L'UMANITÀ  STA PERDENDO.     Le disuguaglianze economiche stanno aumentando. Recenti studi dicono che ci sono nel mondo 1542 miliardari (individui la cui ricchezza e' superiore al miliardo di $ ) con una ricchezza cumulativa di 6000 Miliardi di $ ( equivalente al PIL dell'UK ) !!!!  Ed il numero dei miliardari nel mondo e' raddoppiato dalla crisi finanziaria del 2008!!!!!
Un'altro studio calcola che le 8 ( corretto solo 8 ) persone più ricche del mondo hanno una ricchezza pari alla meta'
piu povera dell'intero pianeta :3.700.000.000  di esseri umani!!!!!!!
E' assurdo. Non puo' reggere!!!
Questa sara' la sfida piu' difficile da vincere.

2. L'eccessivo aumento della popolazione mondiale.
Su questo tema   L'UMANITÀ' STA COMPIENDDO DEI PROGRESSI   ma la strada e' ancora lunga.
Oggi ci sono nel mondo circa 7.4miliardi di esseri umani e se ne aggiungono ogni anno
circa 80milioni.  SIAMO TROPPI. L'ecosistema naturale e sopratutto le strutture sociali
non possono assorbire questa crescita continua ed assicurare ad ogni individuo una vita decorosa. SIAMO TROPPI. Il "fertility rate " ( cioe' il numero di figli per donna ) e' un leading indicator dell'andamento della popolazione di un singolo paese o del mondo intero: quando questo indicatore e' 2.0 la popolazione ( dopo circa trent'anni da quando si e' raggiunto - perche' devono morire le due persone, un uomo ed una donna che hanno generato i due figli ) si stabilizza; se scende sotto 2.0 dopo circa 30 anni la popolazione comincia a declinare, se e' sopra 2.0 la popolazione continuera' a salire.
Oggi a livello mondiale il fertility rate e' 2.5, Il che vuol dire che per molti anni ancora la popolazione mondiale continuerà a salire e sembra ormai inevitabile che nella seconda metà di questo secolo l'umanità tocchera' i nove miliardi di esseri umani!!!! TROPPI!
Per fortuna però il fertility rate e' oggi sotto 2.0 per molti paesi che rappresentano
circa la meta' della popolazione mondiale: tutta l'Europa, tutti i paesi dell'ex Unione
Sovietica inclusa la Russia, l' Iran, la Cina, il Vietnam, la Tailandia, .gliUSA, il Brasile ed altri paesi geograficamente minori. Con lo sviluppo economico di un paese diminuisce il fertility
rate. Per cui è prevedibile ( o almeno sperabile )che entro la meta' del secolo il fertility
rate del mondo scenda sotto 2.0 e che la popolazione mondiale torni a scendere nella
seconda meta' di questo secolo per tendere al livello attuale, che secondo me è il massimo che il pianeta puo' sopportare ( ovviamente con una distribuzione migliore ).
Detto per inciso, io sono del parere che le preoccupazioni nn da molte persone ed anche da molti politici sulla bassa natalità oggi esistente in molti paesi, tra cui l'Italia,
e' assolutamente infondata: il problema non e' la mancanza di giovani e l'invecchiamento della popolazione: il problema e' quello di dare a tutti un lavoro ed una vita decorosa.
Con gli sviluppi tecnologici - in particolare l'intelligenza artificiale e la robotica- ci sara' sempre meno bisogno di lavoro umano, e la qualita' della vita per tutti non puo' che aumentare col calo della popolazione in molti paesi, compresa l'Italia, la cui popolazione ideale secondo me sarebbe di circa 50 milioni di persone, cui spero si scenda entro fine secolo.

3. L'inquinamento ed il Global Warming dovuto ai combustibili fossili.
La situazione attuale e' disastrosa:
- piu' di 6 milioni di persone al mondo muoiono ogni anno per l'inquinamento dovuto
ai combustibili fossili
- centinaia di miliardi di $ di spese mediche bruciati per curare queste malattie
- molte centinaia di miliardi di danni causati dai fenomeni naturali estremi ( uragani, desertificazione, inondazioni ...) sempre piu' frequenti e piu' violenti causati dal riscaldamento globale
-  migrazioni crescenti da paesi poveri verso paesi piu' ricchi anche dovuti alla devastazione di vasti territori a causa dei fenomeni estremi ( come desertificazione ed allagamenti ) dovuti al riscaldamento globale.
Tuttavia su questo tema   L'UMANITÀ STA VINCENDO    per le seguenti ragioni:

3a. Il calo velocissimo dei prezzi delle fonti rinnovabili grazie agli sviluppi tecnologici ed ai volumi in forte crescita-- in particolare solare fotovoltaico ed eolico. Quando nel 2006 io misi i pannelli fotovoltaici sul tetto della mia casa, il costo era di 6000 € per KW di potenza,oggi quel costo e' inferiore a 2000€ e scendera' sotto 1€  entro i prossimi 5 anni. La stessa
tendenza vale per l'eolico, specie quello off-shore. A questo punto il costo dell'energia
elettrica da fonti rinnovabili sarà largamente competitivo con quello da fonti fossili. Infatti
lo sarebbe già oggi se sui combustibili fossili pesasse una tassa - la carbon tax - che compensi, almeno in parte, gli enormi danni indiretti creati dai combustibili fossili.
Purtroppo questa tassa, in diversa misura, e' stata imposta solo in pochi paesi virtuosi ,
inclusi i Paaesi Scandinavi, il Canada, l' Australia. Se fosse imposta dalle maggiori economie mondiali, i combustibili fossili diventerebbero marginali nel mix energetico mondiale entro una diecina di anni.
Da sottolineare l'accelerazione impressa negli ultimi anni alle fonti rinnovabili dalla Cina
e dal Giappone.
3b. La velocissima crescita' della mobilita' elettrica su gomma grazie agli sviluppi tecnologici sia nelle auto elettriche che nelle batterie. Oggi tutte le maggiori case automobilistiche mondiali offrono una varietà di modelli plug-in Hybrid o full electric
a costi rapidamente decrescenti e con autonomie crrrscenti per ogni ricarica. Ancora una volta Cina e Giappone guidano la corsa alla mobilità elettrica su gomma.
Recentemente la Toshiba ha annunciato che sta lavorando ad una batteria che assicurerà ad una auto elettrica di medie dimensioni una autonomia di 320 Km con un tempo di ricarica di soli 6 minuti: e questa batteria dovrebbe essere pronta per il 2019.
Io sono convinto che entro i prossimi 10 anni le auto elettriche saranno la stragrande maggioranza delle nuove immatricolazioni, e questo darà una svolta decisiva nel calo
dei consumi di petrolio mondiale, visto che oltre il 50% dei consumi sono assorbiti
oggi dai motori a combustione interna. E l'alimentazione di queste nuove auto
elettriche avverrà dalle crescenti fonti rinnovabili, sia nelle case che nei centri di servizio.
3c. La crescente sensibilità verso la sfida ai combustibili fossili ed ai disastri derivanti,
da sempre più istituzioni, imprese, e cittadini.
E' un compito sociale e morale di tutti partecipare a questo sforzo di progresso umano e di civiltà.
SU QUESTO FRONTE L'UMANITÀ STA VINCENDO.   ED OGNUNO DI NOI PUÒ ACCELERARE IL PROCESSO.

venerdì 18 agosto 2017

Attentato di Barcellona

Ancora una tragedia generata dal fondamentalismo islamico, che vive e prospera grazie
all'ignoranza, alla povertà', ma sopratutto grazie ai petrodollari provenienti da sceicchi
e governi simpatizzanti.
I combustibili fossili sono ormai il nemico No1 dell'umanita':
  • 6 milioni di morti nel mondo ogni anno per l'inquinamento da combustibili fossili
  • centinaia di miliardi di € di danni per i fenomeni estremi causati dal global warming ( uragani, siccita', scioglimento dei ghiacciai, desertificazione di migliaia di ettari di terreno fertile..)
  • guerre e devastazione per l'accesso alle fonti energetiche fossili concentrate in pochi paesi generalmente non democratici
  • e piu' recentemente il fondamentalismo islamico alimentato dai petrodollari

E tutto questo con l'ottusa condiscendenza dei paesi sviluppati che sono drogati
dall'uso dei combustibili fossili -- petrolio in testa.

Eppure esistono tutte le tecnologie per eliminare in pochi anni questo mostro che sono i
combustibili fossili.

Basterebbe che molti ( meglio se tutti ) i paesi sviluppati introducessero una carbon tax, come già esiste nei paesi Scandinavi, in Canada, in Australia...
Una tassa di soli 50€ per tonnellata di CO2 prodotta ( meglio se di 100 € ) e i combustibili fossili - che sono gia' oggi non competitivi con le rinnovabili se si tiene conto dei danni collaterali da loro prodotti- sarebbero automaticamente eliminati dalle leggi del mercato.
Purtroppo oggi il trucco ai danni dell'umanità e' semplice: i profitti dei combustibili fossili
vanno ai paesi che li posseggono ed alle aziende che li producono, mentre i giganteschi
danni collaterali sono pagati dalla collettività.

E' ORA DI FINIRE QUESTO FURTO CONTINUO, E QUESTO DISASTRO CONTINUO
A LIVELLO SOCIALE-POLITICO-ECONOMICO.

NIENTE FOSSILI = NIENTE FONDAMENTALISMO ISLAMICO
NIENTE FOSSILI= NIENTE SEI MILIONI DI MORTI ALL'ANNO PER L'INQUINAMENTO
NIENTE FOSSILI = NIENTE CENTINAIA DI MILIARDI DI DANNI PER DISASTRI DOVUTI
                               AL GLOBAL WARMING ( DESERTIFICAZIONE-ALLUVIONI-URAGANI)
NIENTE FOSSILI= TAGLIO ALLE TASSE E CREAZIONE DI MILIONI DI POSTI DI LAVORO

Basta volerlo: una Carbon Tax da 50€ per Ton di CO2 nei maggiori paesi sviluppati ( coi proventi destinati ad incentivare le fonti rinnovabili, il risparmio energetico e la mobilita' elettrica ) ed il problema sarebbe risolto in meno di 10 anni. Una Carbon tax di 100€, risolverebbe il problema in meno di 5 anni.

E' ora che tutti i cittadini dei Paesi democratici si facciano paladini di questa battaglia per il bene dell'umanità.

L'Italia e l' Europa comincino a dare l'esempio introducendo subito una CARBON TAX.

mercoledì 9 agosto 2017

Carbon tax per l'Italia

Un articolo (vedi sotto) di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, pubblicato su QualEnergia del 15 Feb scorso, ipotizzava una carbon tax molto modesta,
( solo 20€ / ton di CO2 prodotta ) come lo strumento ideale per il nostro Paese per rispettare gli accordi di Parigi ed accelerare la transizione energetica verso la decarbonizzazione dell'economia, con tutti i vantaggi economici e sociali che cio' comporta.

Quest'estate rovente con siccità ed incendi devastanti, e danni per diecine di miliardi alla collettività, indica chiaramente che il fenomeno del global warming è qui con noi ed i disastri accelerano.

E' URGENTE INTERVENIRE a livello politico per arginare i danni alla collettività. Non solo penso che lo strumento migliore sia una carbon tax, come descritto da Silvestrini, ma anche molto più severa di come ipotizzato nell'articolo allegato e cioe' di almeno 50€ / ton di CO2 equivalente prodotta ( sia applicata direttamente in Italia che applicata ai prodotti importati sulla base della loro produzione di CO2 nel loro ciclo di produzione e di trasporto ). Il gettito di questa tassa ritornerebbe ai cittadini attraverso
forme di risparmi vari, come indicate nell'articolo allegato.

Io credo che il Paese è pronto per sostenere una simile azione politica, che in Parlamento riceverebbe secondo me un vasto sostegno che va dal PD, al Movimento 5 Stelle, a tutta le forze di Sinistra -- e forse anche della destra moderata.

Del resto la carbon tax esiste nei Paesi Scandinavi ( Svezia in testa ), Canada ed altri ancora ed ha dato risultati eccellenti- e' stata perfino proposta recentemente da alcuni autorevoli  deputati Repubblicani negli USA di Trump.....

Il Governo Gentiloni potrebbe chiudere il suo mandato con una approvazione di una legge simile che istituisce la Carbon Tax in Italia e facendo da apripista ad altri Paesi Europei.

Come dice il Premio Nobel Carlo Rubbia, su ogni metro quadro della Sicilia "piove" dal sole un barile equivalente di petrolio all'anno e lo stesso credo che si possa dire di tutta l'Italia.

Siamo semplicemente colpevoli di non usare questa ricchezza che sua Maestà' Il Sole ci elargisce gratis ogni anno.

Spetta ai politici dare la risposta giusta ed a tutti i cittadini sollecitarli a farlo.



domenica 4 giugno 2017

Trump Withdraws the USA from the Paris Agreement on Climate Change

This is a terrible - or better a horrible - decision.

Horrible for the consequences that it will have for the US and its citizens - not for the the Planet and for all the Humanity.

The decarbonization of the world economy is in full deployment, and a negative decision even from the most powerful country in the world cannot stop or even slow it down. 
This decision will damage only the US.

There are many reasons that will make this major mistake bad for US citizens, but nearly immaterial for the planet:

  1. The US will probably slow down in the process of migration to clean energy so that pollution, health issues and related costs will increase in several parts of the US.
  2. The US will lose momentum in clean energy technologies and green jobs creation to the advantage of competing economies.
  3. The decision of the President is not largely shared even in his Administration and will not be followed by many major corporations- like Google, Microsoft, Amazon, GM, Ford....- that are committed to the Green economy. In the same way will act several States - like California and New York- that are also committed to the Green economy.
  4. Many other major countries will not slow down their commitment, as already declared by Germany, France, Italy and China.
  5. Probably this decision will increase the resolve of Europe and countries like China and India to speed up their actions to compensate for the reduced effort of the US.
  6. Clean technologies are already very advanced and in many cases already competitive with fossil fuels, even without incentives.
  7. The huge progress in the batteries of different nature are making the Clean Energy generation with storage more affordable every year.
  8. The electric car is becoming every year more affordable and increasing its autonomy.
  9. The "driverless" car will further cut in some 5 years the cars on the road.
  10. Sooner or later, groups of citizens will start Class Actions against the polluters, forcing institutions to put severe limits on the use of fossil fuels. For example, a "Carbon Tax " is likely to be issued by several countries in the next several years. This will happen also in the US, killing forever fossil fuels--- and leaving the US more polluted and less competitive.
Hopefully, Mr Trump will think back on his decision in the interest of US and its Citizens:
"America First" is much easier to achieve keeping the leadership on the Green Economy, not vice versa.

giovedì 20 aprile 2017

3 tasse per creare un mondo migliore

Da oltre 40 anni, sono convinto che le tre sfide più grandi che la società umana deve affrontare e vincere per creare un mondo migliore, sono:

1. L'ECCESSIVA DISEGUAGLIANZA NELLA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA
Non ha senso che una decina di persone ( otto secondo l'ultimo rapporto OXFAM ) più ricche del mondo possiedano la stessa ricchezza delle 3.500.000.000 ( tremiliardicinquecentomilioni ) di persone più povere!!!!
Non ha senso che anche in un paese sviluppato e a relativamente forte solidarietà sociale, come l'Italia esistano 4.500.000 ( Quattro milioni e cinquecentomila ) persone sotto la soglia della povertà.

2. L'ECCESSIVA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE MONDIALE
L'Umanità contavo solo 1 milione di individui 10.000 anni avanti Cristo, erano saliti a circa 200 milioni all'inizio dell'era cristiana, a circa 1 Miliardo nell'anno 1800, poi 1.6 Miliardi nel 1900, ed ancora 2.5 miliardi nel 1950 ed oggi 7.5 Miliardi e si stima che gli esseri umani saranno oltre 9 Miliardi nel 2050....Siamo troppi e la crescita è troppo esagerata: il pianeta coi suo ecosistemi e le istituzioni umane non ce la fanno a reggere questa crescita. Bisogna frenarla, prima e poi stabilizzarla ai livelli attuali, che io considero ottimali ( le terre emerse sono 150 milioni di Km2 di questi circa la metà non sono abitabili ( ghiacciai, permafrost, deserti, laghi, zone montuose sopra i 2000 metri, fiumi e fasce costiere...) per cui ne restano circa 75 Milioni di Km2 che sarebbero per me ottimali per una densità media di popolazione di 100 abitanti per Km2 utile e quindi una popolazione mondiale stabile intorno ai 7.5 miliardi di persone ( cioè quella attuale ).

3. L'INQUINAMENTO / I FENOMENI CLIMATICI ESTREMI / IL GLOBAL WARMING DOVUTI ALL"ECCESSIVO CONSUMO DI COMBUSTIBILI FOSSILI
Nel mondo ci sono circa 6 milioni di morti dovuti all'inquinamento dell'aria ( di cui 85000 in Italia ) di cui sono responsabili in massima parte i combustibili fossili.
I fenomeni estremi, desertificazione, uragani, inondazioni.. creano centinaia di miliardi di dollari di danni e aumentano ogni anno in quantità ed intensità a causa del riscaldamento globale di cui i combustibili fossili sono i principali responsabili ed infine la minaccia del riscaldamento del pianeta di oltre 2 gradi sopra i livelli preindustriali , che creerebbe danni enormi per centinaia di milioni di persone...
Eppure tutte le tecnologie esistono per bloccare questi disastri: basta volerlo.

Da questi 3 grandi problemi ne scaturiscono molti altri quali guerre, epidemie, terrorismi...

Ebbene, se tutte le Nazioni del mondo imponessero 3 tasse ciascuna delle quali indirizza ognuno di questi 3 problemi, si costruirebbe un mondo molto migliore in un paio di decenni.

Queste 3 tasse per me sono.

1. Una tassa PATRIMONIALE    progressiva per la redistribuzione della ricchezza.
Questa tassa escluderebbe la prima casa ed i primi 200K € di ogni altra forma di patrimonio.
Sarebbe dell'1% sul patrimonio successivo fino a 50Milioni di patrimonio.
Salirebbe al 2% su tutto il patrimonio rimanente.

2. Una tassa sulle NASCITE.
Nessuna tassa per i primi due figli.
Poi una tassa di 1000 € all'anno per il terzo figlio fino all'età di 15 anni
Ed una tassa di 2000 € all'anno per ogni altro figlio dal terzo in poi sempre fino all'età di 15 anni.
Questa tassa si applicherebbe in ogni Paese su tutti i residenti, sia originari che immigrati, anche nei Paesi a bassa natalità come l'Italia per evitare che nell'arco di qualche decennio si trasformi eccessivamente il mix culturale e religioso della popolazione, con grandi tensioni sociali (i fenomeni di integrazione richiedono molti decenni e la volontà individuale e sociale dell'integrazione).

3. Una CARBON TAX sia sulla CO2 emessa in loco che sui prodotti importati sulla base della CO2 generata per produrli e trasportarli.
Questa tassa dovrebbe essere abbastanza significativa - almeno 50$ per tonnellata di CO2 prodotta- per compensare almeno in parte i disastri collaterali generati dai combustibili fossili.

Se tutti, o comunque la maggioranza dei Paesi al mondo imponessero queste tre tasse, si creerebbe rapidamente un mondo molto più giusto e vivibile.

Ma anche se solo pochi Paesi lo facessero guadagnerebbero rapidamennte in competitività e qualità della vita e sarebbero rapidamente imitati.

Infine anche se solo un Paese lo facesse, per esempio l'Italia, ne avrebbe un vantaggio sociale ed economico in tempi rapidi e sarebbe imitato da molti altri Paesi.


3 Taxes for a Better World


For the past 40 years, I have been convinced that the three greatest challenges human society must face and overcome in order to create a better world are the following:


1. Excessive inequality in wealth distribution - It does not make sense that the eight richest people in the world (according to OXFAM’s latest report), own the same amount of wealth as the poorest 3.500.000.000 (three billion five hundred million) !!!  It doesn’t make sense that in a developed country with relatively strong social solidarity like Italy, 4.500.000 (four million five hundred thousand) people live below the poverty line.

2. Excessive global population growth Humanity counted only 1 million individuals 10,000 years before Christ.  They rose to about 200 million at the beginning of the Christian era, then to 1 billion by the year 1800; 1.6 billion in 1900; 2.5 billion in 1950; and to today’s 7.5 billion and we estimate that humans will be over 9 billion in 2050…. We are too many and population growth is excessive: the planet with its ecosystems and human institutions cannot withstand this growth. It must be slowed, at first and then stabilized to the current population size, which I consider optimal.  Global land area is 150 million Km2, of which about half is not inhabitable (glaciers, permafrost, deserts, lakes, mountainous areas above 2000 meters, rivers, and coastal areas), leaving about 75 million Km2 that I believe would be optimal for an average population density of about 100 people per useable Km2 and a stable world population of around 7.5 billion (that is, current levels).

3. Pollution/extreme weather phenomena/global warming due to excessive consumption of fossil fuels - In the world today there are about 6 million deaths due to air pollution (of which 85,000 in Italy alone), of which the primary culprits are fossil fuels.  Extreme weather phenomena, desertification, hurricanes, floods, etc., create hundreds of billions of dollars in damage and increase every year both in quantity and intensity due to global warming for which fossil fuels are the primary culprits.  Lastly, the threat of global warming of 2 degrees Celsius above preindustrial levels, would create enormous damage for hundreds of millions of people… And yet all the technologies needed to prevent these disasters exist, we only have to want it.

From these three great problems derive many others such as wars, epidemics, terrorism…

Well, if all the Nations of the world would impose 3 taxes for each of the above-mentioned 3 problems, we would be able to build a better world within a couple of decades.

I believe these 3 taxes should be as follows: 

1. WEALTH Tax - A progressive tax for wealth redistribution. The tax would exclude the first home and the first 200K Euro of any other form of wealth. It would be a tax of 1% on the next wealth bracket up to 50 million. The tax would rise to 2% on the remaining wealth.

2. Tax on Births – No taxes for the first two children.  Subsequently a 1000 Euro tax per year for the third child up to the age of 15 and a 2000 Euro tax for every subsequent child up to the age of 15 of each child.  This tax would be applied in all countries on all citizens, whether they are locals or immigrants, even in countries with low birth rate such as Italy, to avoid that within a few decades the country transforms into an excessive cultural and religious population mix with strong social tensions (integration processes require many decades as well as individual and social will for integration).

3. Carbon tax – A carbon tax both on CO2 local emissions as well as on imported products on the basis of the CO2 generated to produce and transport them. This tax should be sufficiently substantial – minimum 50$ per ton of CO2 produced – to compensate at least in part for the collateral disasters generated by fossil fuels.


If all, or at least the majority of countries in the world adopted these three taxes, the world would rapidly transform into a more just and livable place. Yet even if only a few countries implement these taxes, they would rapidly gain in competitiveness and quality of life and would be soon imitated by other countries.

Lastly, even if only one country applies these taxes, such as Italy for example, it would gain rapidly enormous social and economic advantage and would be imitated by many other countries.


mercoledì 1 marzo 2017

Misure Urgenti per Far Ripartire L'Economia Italiana e per la Giustizia Sociale

Problemi da RisolvereMisure Correttive
1. Assenteismo e "fannullonismo"1. Completare il Jobs Act estendendo la modifica dell'Articolo 18 ( e cioè eliminare l'obbligo di riassunzune anche in caso di "giusta causa" sostituito da un un compenso monetario ) anche ai licenziamenti nel Pubblico Impiego ed ai licenziamenti individuali per motivi disciplinari.
2. Corruzione ed Evasione fiscale2.1. Reintrodurre la tracciabilità a 1000 €, e ridurla progressivamente ogni anno fino ad arrivare ad una " Cashless Society " entro il 2025 ( come previsto in Svezia ).
2.2. Eliminazione di 7000 " enti inutili " entro due anni. ( Misura già annunciata, ma di fatto ferma ).
3. Lentezza della Giustizia3.1 Eliminare almeno 50.000 leggi ( oggi ne abbiamo 70.000 circa 10 volte la media europea ) accorpandole opportunamente.
3.2 Eliminare il 2nd grado di giudizio ( come per esempio, in Svizzera ) ed accorciare i tempi dei processi.
4. Riduzione del debito pubblico4. Introdurre una TASSA PATRIMONIALE pari all'1% del patrimonio posseduto esclusa la prima casa ed i primi 200K € di risparmi.
Questa tassa viene destinata esclusivamente alla riduzione del debito pubblico e viene mantenuta fino a quando lo stesso scende sotto al 60% del PIL.
5. Bassa Produttività e bassa crescita economica5. Aumentare le spese di Ricerca e Sviluppo con l'obiettivo di portarle al 3% del PIL.
A questo scopo, reintridurre un pacchetto di misure simile a quelle approvate nella finanziaria 2007 (e poi neutralizzate dal Governo Berlusconi nel 2008 ) per tutte le Imprese Industriali
a) Credito di imposta del 20% su tutte le spese di R&D fatte in casa
b) Credito di imposta del 50% sulle spese di ricerca commissionate da Imprese a centri di Ricerca Pubblici e ad Università
c) Esonero dagli oneri sociali per 3 anni per tutti I dipendenti ed 8 anni per gli addetti alla Ricerca per le Start-Up Innovative, definite come le Start-Up in cui almeno il 15% del Budget Spese è dedicato alla Ricerca &Sviluppo
6. Riduzione dell'inquinamento (e delle spese medìche relative e della bolletta enegetica pagata all'estero per importare i combustibili fossili)6. Introdurre una "Carbon Tax" di almeno 50€ per Ton di CO2 prodotta (sia direttamente sui combustibili fossili bruciati o indirettamente sui prodotti acquistati - sia italiani che importati - in proporzione alla CO2 generata per produrli ).
Il gettito di questa tassa va a finanziare ogni forma di incentivi per le fonti di energia rinnovabile e per la mobilità elettrica.
7. Nuova povertà e Disuguaglianze Economiche Esagerate7.1. Riforma fiscale che rimoduli le aliquote di Imposta riducendo quelle sui redditi più bassi ed alzando (se necessario) quelle più alte in modo che la Riforma sia ad impatto zero per l'Erario. (L'obbiettivo di medio termine rimane quello di ridurre per tutti il carico fiscale, ma per partire si tagliano le tasse sui redditi più bassi). In particolare la tassa sul reddito è ZERO fino a 12K € l'anno di reddito.                                                                    
7.2 Erogazione di un assegno integrativo a tutte le persone di età superiore a 65 anni e che abbiamo un reddito a qualunque titolo (inclusa la pensione) inferiore a 400 € al mese in modo da portarlo al minimo di 600 € al mese.

























































Tutte le misure descritte potrebbero essere approvate velocemente dando una accelerazione enorme allo sviluppo economico e riducendo le eccessive disuguaglianze sociali.

lunedì 27 febbraio 2017

IL " MIO " PARTITO DEMOCRATICO

In questi giorni di travaglio interno del PD, mi sono chiesto (ancora una volta) quali sono i principi fondamentali che io vorrei guidassero la vita e l'azione politica del "mio " PD (e son certo che questi principi erano nelle intenzioni dei padri fondatori a partire da Prodi, Veltroni, Franceschini, Bersani e di tanti altri padri nobili, -- nonché milioni di cittadini italiani che hanno abbracciato questo sogno).

Per me, questi principi fondamentali sono 7:
  1. Libertà Democratiche
  2. Sviluppo Economico
  3. Solidarietà Sociale
  4. Meritocrazia
  5. Europeismo
  6. Diritti Umani e Diritti Sociali
  7. Sviluppo Sostenibile
I primi 3 ripetono la classica "quadratura del cerchio " di Darhendorf-- che probabilmente si realizza al meglio nei Paesi Scandinavi, (e più in generale nei Paesi del Nord Europa) e dall'altra parte del mondo in Giappone.

La meritocrazia, spesso ignorata da certe culture sindacali e di sinistra, è fondamentale per creare ricchezza e per la giustizia verso gli individui. Quando la cultura del "garantismo sociale" si trasforma nella protezione del "parassitismo", si brucia ricchezza comune e si creano forti ingiustizie sociali verso gli individui.

L'Europeismo riconosce la necessità per i singoli Paesi Europei di realizzare il più importante progetto politico e sociale della storia moderna, che può portare benessere e rilevanza mondiale ai Paesi membri e che può salvare la pace in Europa e nel mondo e contribuire in modo fondamentale al progresso della Comunità Umana. (Soltanto dei folli possono pensare di tornare indietro alle piccole realtà politiche e sociali dei singoli Paesi Europei-- la Brexit sarà la prova, sulla pelle degli inglesi, di questo errore micidiale).

I Diritti Umani ed i Diritti Civili, sono nel DNA della Sinistra e devono rimanere tra i valori
fondanti del PD... e finora questo è avvenuto.

Infine lo sviluppo sostenibile risponde a 3 semplici concetti:

  • Il dovere morale verso le generazioni future di lasciare loro un mondo (la nostra casa comune) uguale (dal punto di vista ambientale e della biodiversità) a quello che abbiamo trovato noi;
  • Evitare il massacro continuo in termini di vite umane creato dall'inquinamento dovuto ai combustibili fossili, ed evitare gli sprechi enormi di risorse dovuto ai fenomeni estremi conseguenti al riscaldamento del Pianeta;
  • Infine risparmiare centinaia di miliardi di € all'anno in sprechi di risorse naturali, che possono essere destinate allo sviluppo economico e sociale dell'umanità.

Questo è il mio PD. Questa è per me l'essenza della sinistra Italiana ed Europea, questa la sintesi politico-ideale che vorrei si trasformasse in azione politica e di governo.

Il PD da quando è nato ci ha provato e molti risultati sono stati raggiunti...ma molto resta ancora da fare.

Tuttavia perché le idee sociali si traducano in realtà bisogna che ci sia la capacità da parte della politica di decidere e di agire, eliminando i molti parassitismi che ostacolano il processo.

Occorre quindi innanzitutto la possibilità di GOVERNARE e di decidere da parte della classe politica, ed avere da parte dei cittadini la certezza del diritto in tempi rapidi.

Ci sono quindi alcune riforme urgenti (anzi molto in ritardo), che sono la premessa per tutto l'agenda di Governo e di cui il PD deve continuare a farsi promotore:
  1. Una legge elettorale maggioritaria che permetta la governabilità (il mio modello è quello proposto anni fa dal Prof Sartori : legge maggioritaria basata sui collegi uninominali a doppio turno, senza premio di maggioranza ma con sbarramento al 15% e con diritto di tribuna per I partiti minori significativi).
  2. Riforma costituzionale che elimini il bicameralismo perfetto (simile a quella purtroppo bocciata dal referendum) e che semplifichi tutto il processo normativo a favore  della governabilità.
  3. Riforma della Giustizia, con lo sfoltimento di migliaia di leggi e riduzione dei tempi in modo di avere la certezza del diritto in tempi brevi. (Magari eliminando il secondo grado di giudizio).
  4. Riforma del codice del lavoro  che semplifichi enormemente il quadro legislativo e introduce forti dosi di meritocrazia. Il mio modello preferito è quello proposto anni fa dal Senatore Ichino (accorpamento delle 7000 leggi del lavoro in un unico corpo legislativo chiaro e semplice, che introduce la flessibilità in ingresso ed in uscita dal mondo del lavoro, con opportune tutele -- la "flexsecurity"). Il Job Act ha migliorato un po la rigidità, ma ha lasciato scoperto il settore pubblico (... vedi furbetti del cartellino...) e non ha eliminato l'obbligo di riassunzione per I licenziamenti individuali per motivi disciplinari. Molte aziende vanno all'estero (o falliscono se sono piccole) proprio per l'assenteismo e il "fannullonismo", coi colpevoli difesi sempre a spada tratta dai sindacati, e con la "giusta causa " spesso difficile da provare in giudizio. Lo Statuto dei Lavoratori, introdotto come strumento di giustizia (e ce n'era proprio bisogno 50anni fa) si è spesso trasformato in strumento di abuso e di distruzione di posti di lavoro. La massima vocazione della sinistra è la riduzione delle disuguaglianze e la Solidarietà Sociale: ma bisogna ricordare che prima di distribuirla equamente, la ricchezza va creata: e questo viene spesso ignorato dalla sinistra populista e da certa cultura sindacale.

Io mi auguro che il PD, il "mio" PD,  sappia reagire alle ultime tensioni interne, superare il trauma delle fuoriuscite di tanti esponenti parlamentari (e certamente di tanti iscritti e simpatizzanti), e riprendere la sua missione storica basata sui 7 principi fondamentali ricordati prima, e proseguire sulla strada delle riforme, a cominciare dalle quattro riforme istituzionali descritte sopra, come premesse per la governabilità e per una democrazia capace di decidere.

Viva il PD -- Viva L'Italia -- Viva L'Europa

sabato 4 febbraio 2017

La società contadina senza l'ignoranza

Mio figlio Carmelo oltre 30 anni fa, auspicava un modello sociale che aveva definito:

"La Società Contadina Senza l'Ignoranza"

Questo modello privilegiava i rapporti umani e sociali, l'autosufficienza delle comunità
locali nel servire I bisogni fondamentali di ciascuno, ma completa di tutti I servizi educativi e culturali.

Un modello che, secondo me, si può tradurre oggi in questi elementi:

  1. Agglomerati urbani relativamente piccoli (diciamo da 5000 a 10.000 abitanti) dove gli abitanti si conoscono tra di loro ed i rapporti umani sono molto stretti. (Per esempio Il mio paese di origine- Agira, in Sicilia- rispettava questa caratteristica).
  2. In questi piccoli agglomerati c'è una buona presenza di forze dell'ordine locali  (come vigili urbani e carabinieri) che in maniera educata ma intransigente fanno rispettare le "regole" e le leggi. Inoltre l'organizzazione sociale (a cominciare dalle scuole elementari, le scuole medie,  qualche scuola superiore), i centri di servizio pubblico, e i diffusi contatti umani rappresentano un meccanismo di controllo della legalità dal basso.  Sono diffusi molti punti di incontro come bar, trattorie, circoli di associazioni varie,  biblioteche, le palestre delle scuole aperte anche agli adulti in ore o giorni particolari, centri di culto come le chiese o le parrocchie, pubbliche piazze con spazi per sedersi per favorire incontri informali, etc. Tutto questo serve a favorire i contatti umani e la reciproca conoscenza e rispetto.
  3. La conseguenza è un senso civico e di appartenenza diffuso ed una società "sicura" dove la presenza della criminalità e della droga è nulla o minima.
  4. Tutte le persone in età lavorativa (cioè finita la scuola dell'obbligo e prima della pensione) o seguono corsi di educazione superiore (l'università) o hanno un lavoro: nell' agricoltura, o nell' artigianato, o nella pubblica amministrazione, o in qualche attività industriale o nei servizi. Sono diffuse anche le attività di volontariato per aiutare i meno favoriti. Non ci sono disoccupati totali. 
  5. Su base nazionale, la distribuzione della ricchezza è "equa", a cominciare dalle pensioni minime che non possono essere inferiori  a 12K € anno. Così come la retribuzione massima per qualunque lavoro, sia nel pubblico che nel privato, non può essere superiore su base netta a 60 volte la media delle retribuzioni più basse (per esempio, se la retribuzione media di lavoratori ed impiegati del 5% a piu' basso reddito della popolazione è diciamo di 15K € netti all'anno, la retribuzione più alta non può essere superiore a 900K € netti all'anno).
  6. E comunque tutte le persone godono di un salario di cittadinanza minimo che garantisce la soddisfazione dei bisogni economici essenziali. Tuttavia, questo salario di cittadinanza minimo è vincolato al PIL del Paese: cioè può assorbire, diciamo il 15% del PIL, quindi è variabile, nel senso che a popolazione costante sale col PIL e scende col PIL. Questo reddito sarebbe attribuito a tutti i cittadini dai 18 anni di età in su.
  7. Il tasso di fertilità è inferiore a due, in modo che il livello della popolazione si mantiene costante o in leggerla discesa anche con un tasso di immigrazione modesto. Un apposito sistema di incentivi e disincentivi, oltre che all' educazione diffusa, contribuisce a mantenere questo tasso di fertilità.
  8. Internet è accessibile ovunque sia in luoghi privati che pubblici.
  9. Questi piccoli agglomerati urbani sono diffusi e vicini pochi kilometri l'uno dall' altro in modo da formare un tessuto urbano molto densamente popolato: per esempio 10 di questi piccoli centri urbani con una popolazione media di 10K persone ciascuno con un grosso centro che funge da capoluogo da 50.000 persone, fanno una specie di città metropolitana da 150K abitanti.
  10. Poichè ciascuno di questi centri è relativamente piccolo come dimensione geografica, la mobilità urbana all'interno di essi  è largamente a piedi o in bicicletta, favorite da una fitta rete di piste ciclabili e marciapiedi pedonali. L' auto privata è fortemente scoraggiata. La mobilità pubblica è assicurata, all'interno di  ogni piccolo centro e tra di loro da piccoli autobus elettrici. Nel caso in cui l' agglomerato supera i 500K abitanti, ci sarebbero anche alcune tratte su ferro (tram o metropolitane). Anche il car sharing e le moto/bike sharing (tutte rigorosamente elettriche) contribuiscono alla mobilità privata.
  11. Gli spazi agricoli tra un centro abitato e l'altro sono densamente coltivati, sopratutto con coltivazioni bio ed allevamenti aperti, ed i prodotti sono commercializzati direttamente in mercatini locali dagli stessi agricoltori o da loro associazioni. Si realizza così in larga misura la produzione agricola bio, gli allevamenti non troppo "crudeli ", e tutti a " km zero".
  12. Ognuno di questi agglomerati urbani (città metropolitane) copre un territorio pari a circa 2000 mq per persona, è completamente autosufficiente per i bisogni alimentari, energetici, abitativi, di servizi pubblici e privati, di attività lavorative, di attività culturali, educative, ricreative.....
  13. Ogni grosso agglomerato tipo città metropolitana è separato da altre simili città metropolitane da vasti territori verdi, sopratutto per boschi e parchi naturali.
  14. Gli spazi tra le aree metropolitane sarebbero equivalenti alle stesse aree metropolitane. Così in un grande territorio, diciamo tipo la Sicilia, ogni abitante avrebbe a disposizione un' area di 4000 mq di territorio abitabile. Poichè la Sicilia,  ha una superfine di 25000 Kmq, se si escludono diciamo 5000Kmq "non abitabili " (come laghi, fiumi, fasce costiere, territori montuosi sopra i 1800 m ...) la Sicilia può comodamente ospitare 5 milioni di abitanti (4000 mq a persona) e fino a 10 milioni (solo i 2000 mq vitali a persona). Gli attuali 5 milioni sono ottimali. Con lo stesso criterio, considerando che l'Italia ha una superficie di 300K Kmq, di cui più o meno 200K abitabili, la popolazione ideale sarebbe di 50 milioni di abitanti, ma quella possibile sarebbe fino a 100 milioni. Quella attuale di circa 62 milioni è dunque ottima.
  15. Tutta l'energia necessaria (comprese le attività industriali, commerciali, il trasporto e gli usi abitativi) è fornita da fonti rinnovabili, principalmente da solare termico e fotovoltaico (pannelli sui tetti e su ogni spazio appropriato), minieolico, e biofuel di ultima generazione. Ogni area metropolitana è energeticamente autosufficiente: gli spazi occupati da pannelli fotovoltaici e termici e altre fonti rinnovabili, sono tetti, parcheggi, aree non utilizzabili per l' agricoltura, serre fotovoltaiche, e comunque fanno parte di quei 2000 mq a disposizione di ogni cittadino in ogni area metropolitana.

Per completare, in una società di questo tipo, la violenza e la criminalità sono minime perché si stabilisce un forte senso di "comunità", perchè esiste un forte benessere diffuso per tutti, ed infine perché nessuno è "povero nell'indigenza" e le distanze economiche sociali sono perfettamente accettabili.