giovedì 19 novembre 2015

Gli attacchi criminali dei terroristi dell'ISIS

Gli attacchi criminali tragici di Parigi, non sono i primi nè saranno gli ultimi se non si fermano questi pazzi criminali.
La Francia sta dando una dimostrazione di grande risposta sul fronte della sicureza ma anche di grande dignità e civlta' allo stesso tempo.

Diciamo anzitutto che la religione non c'entra niente. Questi capi dell'ISIS sono pazzi criminali che perseguono fini criminali e sfruttano menti fragili anche con la falsa motivazione religiosa. Questi pazzi criminali massacrano, stuprano, schiavizzano, molti piu' mussulmani che cittadini di altre religioni: sono criminali che vogliono destabilizzare alcuni paesi islamici e da li, altre aree del pianeta.
Questi criminali vanno distrutti non solo per proteggere le nostre società occidentali ed i nostri valori di giustizia sociale, di diritti umani, di libertà democratiche; ma anche per  liberare dalla loro oppressione schiavista e brutale le popolazioni mussulmane che hanno avuto la sfortuna di trovarseli in casa.

Ebbene, questi pazzi fanatici criminali alimentano la loro strategia del terrore con strumenti di guerra -- eserciti, armi, centri logistici, centri di reclutamento, reti internazionale del terrore, strumenti informatici... --- che hanno bisogno di tanti soldi.
Ebbene si stima che la prima fonte di finanziamento gli deriva dal contrabbando del petrolio che prendono dagli impianti nei territori controllati da loro militarmente in Siria ed in Iraq. La stima di questa fonte di finanziamento e di circa 50 M  di $ al mese, ed e' la maggiore fonte di finanziamento.

Sembrerebbe quindi facile far crollare questa organizzazione criminale tagliando la loro maggiore fonte di finanziamento. Loro si possono nascondere, possono mescolarsi alla popolazione civile, ... ma gli impianti petroliferi, le raffinerie, gli oleodotti, non si posson nascondere. Sono là, ben noti a tutti e facilmente bombardabili dagli attacchi aerei.
In poche settimane sarebbe facile colpire e rendere inutilizzabili tutte queste infrastrutture nei territori controllati dall'ISIS : pozzi, raffinerie, stazioni di pompaggio degli oleodotti....tutto cio' che procura petrolio per il loro finanziamento e benzina per i loro mezzi di trasporto.

 N I E N T E     P E T R O L I O   ===   N I E N T E     I S I S

Allo stesso tempo, una forte azione di intelligence e di pulizia per scovare i criminali che si nascondono nei nostri Paesi e consegnarli alla giustizia. Agendo con fermezza, ma senza perdere i nostri valori di civiltà, nè il dovere di assistere i migranti che ne hanno veramente bisogno anche per fuggire dalla follia  di questi criminali, nei Paesi dove questi  comandano.

L'Occidente puo' e deve sacrificare qualche impianto petrolifero, oggi controllato dai criminali, per fare terra bruciata finanziariamente intorno a loro.

Sono gli obiettivi piu' facili da colpire con i minori rischi di vittime civili.

Basta volerlo:    NIENTE PETROLIO === NIENTE ISIS


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The criminal attacks of ISIS terrorists
The recent and tragic attacks in Paris are not the first nor will they be the last, if we do not stop these crazy criminals.
France is offering a great response in terms of defence, but also of great dignity and civility at the same time.
But let’s start by stating that religion has nothing to do with what happened. These ISIS leaders are insane criminals who pursue illegal goals, misuse and exploit fragile minds with falsely religious motivation. They massacre, rape, enslave many more Muslims than people of other religions: they are criminals who want to destabilize some Islamic countries and from there, other areas of the world.
They must be stopped, not only to protect our Western societies and our values ​​of social justice, human rights, and democratic freedoms, but also to free from their brutal oppression and slavery the Muslim populations who have had the misfortune of having them in their country.
They feed their strategy of terror with instruments of war (armies, weapons, logistic centres, recruiting centres, international networks of terror and such), which need a lot of money.
It is estimated that the first and largest source of funding comes from smuggling oil that they take from the territories they control militarily in Syria and Iraq. The estimate of this source is in the region of US$ 50 million per month.
It therefore seems obvious that to topple this criminal organisation it would be enough simply cutting them out from their largest source of financing. They can hide and mingle with the civilian population, but oil installations, refineries, pipelines and the like cannot be hidden. They are there, well known to all and easy targets for air strikes.
In a few weeks it would be easy to hit and render useless all these infrastructures in the territories controlled by ISIS: wells, refineries, pumping stations, pipelines and everything that provides oil for their financing and gasoline for their vehicles.
NO OIL = NO ISIS
At the same time, we need strong intelligence and resolute action to flush out these criminals who hide in our countries and to bring them to justice. Acting firmly, but without losing our values ​​of civilisation or giving up on the duty to assist those migrants who really need our help whilst escaping from the countries where these criminals have the power.
The West can and must sacrifice some oil facilities, now controlled by these criminals, to isolate them financially.
These are the most easily achievable goals with the lowest risk of civilian casualties.

We only need to want it: NO OIL = NO ISIS

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