mercoledì 24 ottobre 2012

Il PERSONAGGIO


Data 24-10-2012



LA SICILIA



IL PERSONAGGIO
Pasquale Pistorio
(Nato ad Agira il 6 gennaio del 1936) è un dirigente d'azienda italiano, ex presidente di STMicroelectronics e membro del direttivo di Confindustria. Laureato in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino, inizia la sua attività professionale alla Motorola dove diviene nel 1967 direttore marketing per I' Europa. Ricopre incarichi crescenti (direttore marketing mondiale, vice presidente delta Motorola Corporation, direttore generate dell'international Semiconductor Division, responsabile progettazione, produzione e marketing per aree extra Usa).

Nel 1980 rientra in Italia per assumere la guida del Gruppo SGS, society di microelettronica che Pistorio porta all'integrazione con l'azienda francese di semiconduttori Thomson, dando cosi origine alla SGS-Thomson Microelectronics (più nota come STMicroelectronics), azienda che sotto la sua presidenza scala la classifica mondiale delle principali società di semiconduttori.

Nel 2005 Pistorio lascia la guida e viene nominato presidente onorario. Nell'aprile 2005 fonda la Pistorio Foundation, un'organizzazione senza scopo di lucro con sede a Ginevra, Svizzera, con lo scopo di fornire assistenza nel cameo delta salute, nella nutrizione, e nell'educazione, sia attraverso l'aiuto diretto, o attraverso le donazioni o il sostegno finanziario o carità umanitarie fornendo l'assistenza ai bambini, in particolare nelle regioni colpite da guerre e disastri naturali, o da gravi eventi. Nel 2007 è nominato per pochi mesi presidente di Telecom Italia in un momento assai delicato (intercettazioni e vendita di Olimpia).

 E stato vicepresidente di Confindustria con delega all'innovazione e la ricerca; consigliere indipendente nel cda delta Fiat, e di Chartered Semiconductor Manufacturing. Fa parte inoltre di Conseil Stratégique pour l'attractivitè du pays aupres du Premier Ministre francais;

Internal Advisory Council del governo di Singapore; International Business Council del World Economic Forum; World Business Council per lo Sviluppo Sostenibile; Conseil Strategique des Technologies de ('Information francese; European Round Table of Industrialists (ERT).

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui lauree honoris causa dalle University di Genova, Malta, Pavia, Catania, Palermo e del Sannio.




Pasquale Pistorio, 76 anni, storico presidente di STMicroelectronics e protagonista della stagione in cui nacque e si sviluppo L’ "Etna Valley"

Visto che <<'u pisci feti ra testa>> urge una nuova classe politica

Data 24-10-2012


LA SICILIA

Visto che (('u pisci feti ra testa)) urge una nuova classe politica

Isola punti su turismo e agricoltura di qualità, industria hi-tech e green economy


PASQUALE PISTORIO


per me la Sicilia é la terra più belle del mondo. La bellezza e la varietà del suo paesaggio; la ricchezza delta sua storia, che negli ultimi 3.000 anni ha visto fermarsi nell'isola molte civiltà mediterranee ed euro¬pee ognuna delle quali ha lasciato enormi eredita architettoniche, monumentali e culturali; L’ospitalità calda dei suoi abitanti; il clima mite e amichevole in tutte le stagioni; la ricchezza delta sua cucina... tutto concorre a farne una terra di bellezza ed attrattività eccezionale.

Purtroppo, la Sicilia e anche afflitta da mali quali il ridotto sviluppo economico, la criminalità - organizzata e non - che pesa sullo sviluppo e sulla qualità delta vita di tutti i cittadini, e un forte tasso di disoccupazione, che rendono difficile per chi ci vive desiderare di rimanere e poco attraente per chi ci vorrebbe andare, anche per breve periodi.

Alta radice di questa condizione ci sono molte cause storiche anche antiche; la maggior parte risale però agli ultimi 150 anni, con particolare degrado negli ultimi 20 anni.

Non è questo il luogo per esaminare queste cause, ma riporto i tre problemi per me fondamentali dell'isola:


1) Burocrazia elefantiaca, lenta, incapace, spesso clientelare, se non addirittura corrotta;
2) infrastrutture, materiali e immateriali, totalmente inadeguate per un paese moderno;
3) criminalità organizzata diffusa e capace di contaminare sia Feconomia che la politica e la gestione delta "così pubblica".


Tutto ciò è possibile perché manca una qualsiasi politica nazionale per la valorizzazione del Sud, e perchè la classe politica locale si è dimostrata largamente mediocre, spesso clientelare, e talvolta corrotta. Certo ci sono case positive come, per esempio, il periodo in cui Enzo Bianco fu sindaco di Catania, creando la Primavera di Catania e I' Etna Valley. Ma purtrop¬po motto pal spesso l'esperienza delle ammi¬nistrazioni locale non è stata positiva.


Dice un proverbio siciliano: "U pisci feti ra testa", il pesce puzza dalla testa. E' da liche bisogna partire (sia a livello nazionale sia locale), per affrontare i tre problemi fondamentali ricordati sopra e permettere alla Sicilia di tra¬sformarsi in una terra di enormi opportunità per i cittadini, per gli ospiti italiani e stranieri, e per dare un contributo immenso alla crescita economica e culturale dell'Italia e dell'Europa.

Come ho sempre detto la Sicilia (e tutto il Sud Italia) possono diventare la California d' Europa.

Sta alla classe politica nazionale e locale combattere i tre problemi fondamentali detti sopra che io chiamo i fattori inibitori, e creare i presupposti per lo sviluppo con una misura "abilitante" fondamentale che è la fiscalità di vantaggio garantita per dieci anni per il costo del lavoro, per gli investimenti produttivi e per la ricerca.

Se queste condizioni si verificano, la Sicilia può puntare su grandi filoni di sviluppo:


1) il turismo di qualità;
2) I' agricoltura di qualità e I' industria agroalimentare;
3) I' industria high tech;
4) la green economy.


In tutti queste settori la Sicilia può diventare un leader di livello mondiale e un forte propulsore per lo sviluppo italiano ed europeo.

Il risultato sarebbe "La Sicilia che vorrei": una terra che offre opportunità ai giovani, sicurezza ai cittadini e alle imprese, solidarietà sociale, e una qualità delta vita unica al mondo.