venerdì 26 dicembre 2014

Perché son diventato vegetariano

Da giovane non mi sono mai posto il problema di essere vegetariano o meno: era normale per me, come per milioni di persone mangiare carne e pesce come parte integrante dell'alimentazione ( semmai il problema era economico ).

Tuttavia, man mano che sono diventato più maturo, e che si diffondeva, grazie al benessere generale il consumo di carne e pesce, e questi animali venivano sempre più allevati in allevamenti forzati, ( che diventavano sempre più dei lager di vere torture per gli animali ), mi sono via via chiesto se era giusto continuare a mangiare tanta carne e pesce.

Così cominciai a ridurne  i consumi, finche nel 2005 decisi di diventare vegetariano ( non vega, nel senso che continuo a mangiare uova e latte e formaggi - possibilmente di origine bio). Per 5 anni e mezzo lo sono stato quasi senza nessuna eccezione, poi ho un po rotto, e ripreso, ed ora di nuovo sono vegetariano in modo continuo.

Ci sono 3 ragioni oer questa mia scelta:
  1. SALUTE.    Gli animali che mangiamo, carne e pesce, vengono in massima parte da allevamenti forzati. E le bestie sono alimentate con ogni tipo di porcheria, e di ormoni, e trattati con antibiotici o altri medicinali per evitare malattie negli ambienti malsani in cui somo costretti a vivere. Tutte queste porcherie vanno a finire nella nostra alimentazione e quindi nel nostro corpo, dove si accumulano e sono certo che fanno male. Certamente non fanno bene.
  2. MORALE.   Mangiare gli animali allevati liberi nei prati, o pescati a mare con criteri normali ed ecosostenibili, mi può anche stare bene: alla fine fa parte della catena alimentare naturale. Quello che non va bene è la TORTURA di fatto e le condizioni di vita assolutamente immorali a cui sono sottoposti gli animali negli allevamenti forzati. Gli esseri umani non possono accettare che per la loro alimentazione, e spesso lo spreco esagerato di cibo, si sottopongano a vere torture altri esseri viventi dotati di sistema nervoso e quindi capaci di sentire dolore, paure e sofferenze. E' IMMORALE E VERGOGNOSO.
  3. ECOLOGICO.  Una alimentazione puramente vegetariana, consuma da 1/3 ad 1/5 del terreno di una alimentazione puramente animale. E purtroppo di terreni fertili ce n'é sempre meno e di persone affamate sempre di più. Uno studio americano ha calcolato che se gli americani riducessero di metà i loro consumi di carne bovina, con le risorse naturali risparmiate si potrebbero sfamare 2 miliardi di persone! ( Detto per inciso starebbero anche molto meglio di salute ),

Ecco, sono queste le ragioni per cui sono diventato vegetariano. Tuttavia siccome la mia è una scelta ideologica e non religiosa, se una volta ogni tanto faccio un' eccezione mi sta bene.

Lo stesso se tutti riducessero fortemente i consumi ( una volta sola alla settimana o carne o pesce ed in quantità limitata-- non da spreco ); ed inoltre fossero aboliti per legge tutti gli allevamenti forzati di qualunque tipo.. tutti i tre punti di cui sopra sarebbero praticamente risolti, ed il mondo sarebbe più civile e tutti noi più sani.

Un'ultima considerazione: essere vegetariano mi fa sentire meglio sia FISICAMENTE CHE MORALMENTE.

domenica 21 dicembre 2014

Pistorio Foundation Best Wishes


On the way to school, on the way to life



Dear Friends,

ten years ago, as I retired from serving 25 years as CEO of STMicroelectronics, armed with a passion to improve our world, with a few resources from my retirement, and with many friends and former colleagues willing to join me, a new exciting chapter of my life began as I ventured assuredly into the world of philanthropy through the set up a not for profit organization to serve those who have no voice, the most vulnerable members of society, and yet who hold our future – the children of the world. My conviction was to bring efficiency and transparency to the sector, and make the greatest possible impact to improve the lives of children in need with the available resources. One decade on along this rewarding journey of learning and partaking in the joy of giving, our results speak for themselves: over 2,000 underprivileged children are enrolled in school and have access to basic health care and nutrition; 335 students have successfully completed Professional School; over 40 school and village infrastructure projects have been completed; and over 30 village communities and tens of thousands of indirect beneficiaries have been positively impacted by our actions. 

All this has been possible with a yearly average investment of only 500,000 CHF, with an average overhead spending of less than 3% of our budget, through careful and scrupulous project investment, leveraging on a significant network of committed volunteers worldwide, and devolving every dollar donated to our projects on location. The ripple effects and wealth created by new productive members of society, village families that have become self-sustainable, and projects that have improved health, sanitation and nutrition in villages, are immense. This incredible journey is the source of great joy when I witness the tangible and significant development that the villages we work with have achieved and that previously extremely poor children excluded from public school systems are now empowered with education and can proudly look forward to a brighter future. These results enforce our determination to continue to broaden our reach.

The year gone by has also been one of important milestones: our new school building in Morocco has opened its doors under the blessings and auspices of the Minister of Education, our project being applauded as the best rolled out program of Official Non Formal Education for the reinsertion of school drop outs in the public school system; we have officially registered in Thailand, opening new offices and building capacity to spearhead our flagship Chiang Rai Village Project, and one of our schools has been honored by the visit of Princess Maha Chakri Sirindhorn; and we have expanded our Secondary School in Burkina which now holds over 700 students and has equally been commended for being the best Secondary School in western Burkina Faso. We have held major fundraising events in Singapore, featuring the music band re:mix with the generous support of the Financial Women's Association in Singapore, and the Palais Dance Studio 25th Anniversary fundraiser, as well as initiatives by the Intel staff in memory of Uday Marty, and we have benefitted from the support of the Tan Chin Tuan Foundation. Likewise dedicated volunteers and donors have led numerous fundraising initiatives in Italy, and we have received excellent media coverage in these countries.

We are geared to reach new heights and goals in the coming decade as we continue our journey. Yet we need your help more than ever. Help us make our children's dreams come true starting today. No matter how small your donation, every dollar counts and helps make a difference to beneficiaries whose families live on less than 2 dollars a day.

A heartfelt thank you to all those who have been partners in this journey – Board Members, Donors, Supporters, Local Partners, Contributors, and Volunteers.

Sincere wishes for a Joyous and Peaceful 2015 

Pasquale Pistorio

venerdì 5 dicembre 2014

Riforma del Lavoro 4 Dic 2014

L'approvazione definitiva al Senato della Riforma del Lavoro ( Jobs Act ) e' un passo fondamentale nel percorso italiano verso la ripresa della competitivita' del nostro sistema produttivo e quindi dell'occupazione. 
La riforma lascia ancora l'obbligo di riassunzione per i casi di licenziamenti disciplinari in cui non si dimostri la giusta causa.  E' un potenziale problema, perche' negli ultimi molti anni provare la "giusta causa", con la cultura sindacale antagonista all'impresa a priori, e la lungaggine dei tempi della giustizia civile, si trasformava di fatto nella impossibilita' di licenziare i lavoratori con comportamenti che creavano danni alla azienda ( per esempio l'assenteismo ) e quindi hanno rappresentato un forte ostacolo alla volonta' di assumere nuovi dipendenti, sapendo che poi di fatto non si riusciva a licenziare i dipendenti scorretti.

C'e' da sperare che nei decreti attuativi si chiariscono bene i casi in cui si riconosce la giusta causa per i licenziamenti disciplinari.

In ogni caso, la legge appena approvata e' un grande passo sia nella competitivita' delle imprese, che nell'aumento delle tutele e dei diritti dei lavoratori, in particolare con un drastico taglio dei contratti precari e una forte opportunita' per le nuove assunzioni, specie dei giovani.

Va dato atto al Governo Renzi di avere fatto una grande riforma nell'interesse del Paese e nonostante la resistenza ideologica di sindacati ed estrema sinistra, inclusa una parte della sinistra del PD.

I prossimi passi che mi auguro fara' il Governo riguardano la riforma della burocrazia, della giustizia civile, la legge anticorruzione, la lotta all'evasione fiscale... cioe' tutte quelle misure a costo zero che cambieranno la competitivita' dell'Italia e saranno la base per la creazione di milioni di posti di lavoro.

Una misura molto semplice, a costo zero, e molto efficace sia contro l'evasione fiscale che contro la corruzione e gli affari della criminalita', sarebbe una stretta sulla tracciabilita'.
Basterebbe introdurre il limite di uso dei pagamenti in cash a soli 100 € ( ritirando via via dalla circolazione tutte le banconote da 100 € ed oltre - lasciando solo quelle da 50 € e al di sotto ). Oggi la tracciabilita' e' a 1000 € e francamente non serve a niente.

La tracciabilita' a 100 € dovrebbe essere accompagnata da un accordo con le banche che limiti il costo dell'uso di carte di credito.

 E l'obiettivo finale dovrebbe essere quello di muoversi verso una societa' "cashless".

La stretta sulla tracciabilita' sarebbe a costo zero per lo Stato, ma il Governo dovrebbe vincere la resistenza di molti attori economici e dei loro sponsor politici.

Ed il Governo Renzi ha dimostrato di saper decidere anche contro resitenze di gruppi di interesse particolari ( nel caso della tracciabilita', sindacati e sinista politica dovrebbero essere a favore, mentre le resistenze politiche verrebbero probabilmente dalla destra ).

In ogni caso sarebbe una misura di grande impatto positivo sia sulla produttivita'del nostro sistema economico, che sulle entrate dello Stato.

Buon lavoro al Governo.